I Pilotimodelli
Come d’abitudine in questi giorni arrivano dal web le immagini dei piloti della MotoGP in vacanza durante la pausa estiva
Mi diverto sempre a vedere questi ragazzi, che solitamente vediamo in sella alle MotoGP con le tute di pelle, vestiti normalmente (o quasi) a rilassarsi al sole, quest’anno però sono rimasto particolarmente colpito dalle loro foto e ancora non capisco se in senso positivo o negativo.
Spiego meglio: partiamo con il matrimonio di due dei nostri “eroi”, felicissimo per loro, ma un po’ perplesso perché di solito un pilota si sposa verso fine carriera o in età un po’ più matura, invece Marini e Rins a 25 e 27 anni e nel pieno della loro carriera in MotoGP, sono convolati felicemente a nozze con le loro splendide ex fidanzate, oggi consorti.
Marini Luca merita una menzione speciale per il suo look impeccabile, il ragazzo ha del talento non solo in moto, ma anche come modello/attore, non le vedreste bene nei panni del prossimo James Bond?
Altri stanno trascorrendo le vacanze in barca o al mare, quasi tutti in area spagnola, ma tutti con sfoggio di outfit sfavillanti e muscoli perfettamente allenati in primo piano.
D’accordo la mondanità era un aspetto anche dei piloti di qualche anno fa, ma oggi sembra quasi l’aspetto preponderante nella carriera di un pilota.
Qualche anno fa li si vedevano i campioni in spiaggia o alle feste, ma si parlava sempre del loro campionato e delle moto da sviluppare, oggi sono tutti impegnati solo a fotografarsi e pubblicare il loro riposo mondano sui social, tutti sempre impeccabili e perfetti, se non seguiste il motociclismo vi sembrerebbero piloti o piuttosto dei fotomodelli?
La mia non è invidia o gelosia, è solo una riflessione su uno sport che, a mio parere, oggi sta perdendo di interesse perché è diventato più spettacolo e mondanità che evento sportivo; di agonismo se ne vede sempre meno e le carriere di questi professionisti sono distratte troppo da altri interessi, complice anche il fatto che oggi inizi il professionismo ad alti livelli già molto giovane con guadagni già a 20anni che chiunque di noi non può nemmeno immaginare, e questo secondo me è sbagliato.
Le gare edulcorate che stiamo vedendo sono forse anche conseguenza di questo stile agonistico molto soft e delicato, imposto forse da sponsor e squadre. Non voglio certo che si odino o si massacrino in pista, ma tutto questo “fairplay” e “politically correct” sta diventando troppo, troppo, troppo noioso.
Ragazzi tirate fuori la grinta, fate un po’ meno sfoggio di addominali e un po’ più staccate di traverso per sorpassarvi in pista, basta fare “tyre management” e giù gas da inizio alla fine, vogliamo vedervi arrivare sulle tele come si faceva qualche anno fa, vogliamo vedervi lottare anche se l’altro ha un passo migliore, i vostri ingegneri dovrebbero insegnarvi che con due staccate fatte bene si può stare davanti anche a uno che ha 2 decimi in più di voi, oggi invece vi mettete tutti in fila indiana senza disturbarvi ben distaccati per non scaldare la gomma davanti e le gare finiscono così … in una noia pazzesca per noi che stiamo a guardarvi.
Piccola riflessione: secondo voi quante visualizzazioni avrebbe fatto la foto del mitico Graziano Rossi a spasso con la sua gallina al guinzaglio per le strade Imolesi … non lo sapremo mai!
A presto
Bastian Contrario