“Non per merito mio” e poi rompe il silenzio sull’offerta Honda
Il responsabile di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna commenta l’approdo di Marc Marquez in Ducati nel Team Gresini per il Mondiale MotoGP 2024 e poi svela la corte serrata che ha fatto Honda per strapparlo alla Ducati
La moto più forte al pilota più forte. Questo sarà almeno sulla carta il matrimonio tra Marc Marquez e la Ducati. Mancano solo la firma e l’annuncio. Il resto sarà storia. Dall’alto osserva tutto con grande “interesse” Luigi Dall’Igna il “papà” della Desmosedici che ha ribaltato i rapporti di forza nella MotoGP mettendo fine una volte per tutte al dominio giapponese del binomio Honda-Yamaha. Costringendo di fatto il pilota più vincente in attività, a cercare con tutte le forza una sella su una moto di Borgo Panigale.
Di tutti questo, di qualche dettaglio delle trattative Ducati-Marquez e altro, come la corte serrata che ha fatto Honda per strapparlo a Borgo Panigale, ha parlato proprio Gigi Dall’Igna in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport
Dall’Igna: “Marquez in Ducati? Merito di Gresini, non mio”
Tanto tuonò che piovve. Così Marc Marquez è riuscito ad ottenere una Ducati. Dopo il divorzio annunciato pochi giorni fa con la Honda, il pilota spangolo con 6 titoli MotoGP in bacheca, 8 considerando Moto2 e Moto3, andrà ad arricchire il plotone di piloti d’élite della casa italiana che sta dominando da un paio di anni la classe regina del Motomondiale.
Marquez correrà il prossimo anno con il Team Gresini, al fianco del fratello Alex. Una soluzione obbligata per lo spagnolo visto che tutti le altre scuderie avevano già riempite le rispettive lineup per il 2024. Gigi Dall’Igna, che nelle scorse settimane era sempre stato “scettico” sulla possibilità di vedere Marquez in Ducati non si prende alcun merito, anzi: “L’operazione è tutta merito di Gresini, sono loro ad averlo preso, non Ducati“.
Dall’Igna: “Marquez ingombrante, andrà gestito bene”
Il responsabile di Ducati Corse conferma che probabilmente Santi Hernandez, storico tecnico di Marquez, non lo seguirà in Ducati: “Credo Marc venga da solo”. E poi rimarca i suoi dubbi già espressi più volte in passato sulla gestione di un pilota con 6 titoli MotoGP nel curriculum:
“Questa è una preoccupazione, una delle sfide da affrontare – ha detto Dall’Igna a Gazzetta –. Dovremo essere bravi a gestire piloti forti, con caratteri forti. Al di là di Marc, già ora c’è una concentrazione di campioni importante. Ne arriva uno forse più ingombrante, ma è un lavoro che sappiamo fare“.”.
MotoGP, il “no” di Dall’Igna alla corte della Honda
Poteva essere uno “swap” mica di ridere, un flag to flag non di poco conto per la MotoGP. Marquez in Ducati e Dall’Igna in Honda. Si è verificata solo la prima ipotesi. Il manager e ingegnere italiano ha confermato le offerte di Honda per andare a risollevare le sorti del team HRC ma anche detto di averle rifiutate giurando fedeltà e amore a Ducati, almeno per ora:
“Sto bene in Ducati. Ho faticato tanto per arrivare a una situazione in cui Ducati è considerata un modello, andare via adesso non sarebbe stato logico. Poi, è vero che quello che dovevo fare qui l’ho fatto, poteva essere una sfida vinta e archiviata e la Honda è una sfida altrettanto interessante e importante“.
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